NON E’ FINITA FINCHE’ NON E’ FINITA
Alla vigilia si auspicava una attitudine alla Broad Street Bullies, i cattivi di Philadelphia a metà anni settanta, un’attitudine aggressiva, dura, fisica, anche cattiva.
E così è stato, soprattutto nel secondo tempo, quando i mugugni durante l’intervallo, mugugni peraltro giustificati, la facevano sconsolatamente da padrone alla Giuseppe Bondi Arena.
Il Kleb era sotto, si era lasciato sopraffare e parzialmente sotterrare dalle triple di Carroll, che fino a quel momento era stato ben contenuto da Filoni.
Già, Niccolò Filoni, altra tegola di coccio caduta sulla testa della Top Secret.
Diceva Larry Bird, prima della rimonta dei Boston Celtics, sotto 1-3 nella serie della Eastern Conference Finals del 1981: “non c’è scelta, bisogna giocare tutte le partite fino in fondo”.
Ed era vero.
I suoi Celtics rimontarono quella serie e vinsero 4-3 con canestro allo scadere proprio di Bird, andando poi a vincere il Titolo NBA nella serie successiva.
E anche ieri il Kleb doveva giocare la partita fino in fondo.
E così ha fatto.
Difesa.
Qualche svarione ancora, certo, ma nel quarto quarto la difesa soprattutto in area ha fatto la differenza.
Il Capitano.
Tommaso Fantoni.
MONUMENTALE.
Forse stimolato dai cori, ha letteralmente e fisicamente trascinato la propria squadra addosso a Forlì, rimanendo aggrappato con gomiti, sudore, tagliafuori e sangue alla partita, apparecchiando la tavola per il gran finale di AJ Pacher, the man of the match, nonostante per i precedenti 47 minuti e 59 secondi avesse litigato con il canestro e non avesse messo ancora una tripla.
Ma qua si vedono molte cose.
Classe.
Talento.
Occhi della tigre.
Fiducia nel propri mezzi.
AJ voleva quel tiro.
Lo sentiva.
Ha preso il rimbalzo ed è andato, nella più classica, genuina e meravigliosa espressione di trance agonistica.
Durante quei decimi di secondo intercorsi dal momento in cui la palla è uscita dalle mani per andare a depositarsi in fondo alla retina…
Beh, in quegli attimi, milioni di pensieri hanno galleggiato e vagato nell’aria della Giuseppe Bondi Arena, per poi trovare finalmente libero e liberatorio sfogo nell’urlo finale del pubblico di casa, rimandando a casa con le pive nel sacco i tifosi venuti dalla Romagna, già certi di una vittoria che nel primo tempo era sembrata molto più che probabile.
Ma come disse Yogi Berra, storico catcher dei New York Yankees, “it ain’t over ‘til is over”.
Non è finita finché non è finita.
And he was damn right.
Aveva assolutamente ragione.
AJ lo ha dimostrato.
Let’s Go Kleb!
(Daniele Vecchi)