KLEB BASKET REWIND – Tre anni di emozioni biancazzurre – Capitolo 3

– CAPITOLO 3 –

 

Cerco l’estate tutto l’anno e all’improvviso, eccola qua…

Sarà che Azzurro è la canzone di Celentano. Sarà che l’estate che arriva all’improvviso sul cielo di Ferrara è di quelle intense, torride, col sole a picco che rende tutto il cielo Bianco.

Ma a inizio luglio 2019, davvero il Kleb cambia faccia, cambia passo, cambia tutto. Azzurro, Bianco. E tantissime novità, annunciate a raffica, che rivoluzionano l’assetto e i programmi societari. Cerco l’estate tutto l’anno e all’improvviso, eccola qua. Appunto.

Il primo anno alla guida del Kleb per Francesco D’Auria è stato un percorso a ostacoli degno di una corsa campestre in una giornata di tempesta, grandine e sabbie mobili. Dal punto di vista emotivo, degli eventi accaduti in rapida successione e dell’esperienza accumulata, un vero e proprio concentrato su tutto quel che può capitare in una stagione sportiva e nella gestione di una società. Quel che non uccide, fortifica, si dice. E se è così, a questo punto, di forza il Presidente ne ha da vendere e gliene resterebbe ancora un magazzino pieno.

Dal punto di vista tecnico, è immediata la conferma di Spiro Leka, il coach della grande rimonta per una salvezza che a gennaio pareva un miraggio sbiadito. Ma c’è tutto il resto, da fare. E c’è da farlo bene, in fretta, ripartendo quasi da zero, in una città in cui il calcio è al suo picco sportivo storico degli ultimi sessant’anni, con un undicesimo posto in serie A dopo il filotto di promozioni degli anni precedenti, e il basket con una A2 mantenuta al pelo. Non semplice.

Ma tra le tante evidenze emerse al primo giro di giostra come Presidente, quella più lampante è la necessità di organizzarsi internamente, dietro alle scrivanie, ancor prima che sul campo.

E allora, il 3 luglio 2019…arriva l’estate, all’improvviso. Eccola qua. In pieno centro, nella sede del Kleb Basket Store, in una sala gremita e agghindata da gran galà, tutto si colora di bianco e azzurro, per il debutto della nuova società.

Franco Del Moro è il DG, figura mancante in organigramma, chiamato a far valere la sua esperienza.

Luigi Terrieri, il dirigente più titolato del mondo del basket, con la sua lunghissima militanza in Virtus, è il Direttore Operativo.

Il nuovo Direttore Sportivo, beh, quello, a Ferrara, è un monumento. E visto che Savonarola di basket ne capirebbe poco… la “statua” è quella di John Ebeling, a tornare alla grande a capo dell’Area Tecnica.

Schierati al tavolo di rappresentanza, insieme al Presidente e al Vicepresidente, alla prima presentazione, la squadra dirigenziale è di grande impatto, quanto lo sfondo fotografico e l’allestimento della sala: il cambiamento, profondo, necessario e promesso, è divenuto realtà.

A muoversi dietro le quinte, lontano dai flash e dai titoli di testa, altre due facce nuove, Paolo Alberti, anche lui con un passato in Virtus, e Fabrizio Procaccio, chiamati a resettare marketing, comunicazione e sviluppo, settori fino ad allora immobili quanto invece necessari.

Per la squadra, confermato il blocco storico come l’asse Panni-Fantoni, insieme a Campbell, si punta su un mix fra giovani ed esperti, con un occhio sempre attento al bilancio, quindi arriva Baldassarre, ma anche Michele Ebeling, per esempio, e si pesca il rookie Wiggs, come secondo americano.

E quando ancora una volta la sfortuna volta le spalle ai biancazzurri, come con l’infortunio, di nuovo un crociato, per Zampini, in trasferta con la nazionale under 20 mentre a Ferrara non si vedeva l’ora di riaverlo in regia, ecco che il colpo di genio è Vencato, preso con un ‘operazione lampo di grande lungimiranza.

Nei primi mesi, il ritmo è serratissimo. Forma e sostanza si fondono e si riparte rapidissimi, nonostante le difficoltà di partenza. Viene ritoccato profondamente il Palasport, caratterizzando parquet e spalti a forti tinte identificative, bianco e azzurre, la campagna sponsorizzazioni porta da una quindicina a circa ottanta i brand commerciali affiancati al Kleb, stabilendo un record storico come numero e fatturato, per la piazza. Unitamente a questo, un meticoloso lavoro di relazioni con Enti, Istituzioni, Associazioni di categoria ed Eccellenze del Territorio, che non solo spalanca le porte alle collaborazioni, ma ridisegna la mappa dei rapporti e delle collaborazioni in città, ridando a Kleb, e al basket di vertice ferrarese, quel ruolo centrale e sociale che da anni non aveva.

Sul campo, fin dal ritiro e dalle prime amichevoli è chiaro che, lontana dalle corazzate a budget inarrivabile e dai pronostici, la squadra disegnata ha equilibri, fame e una gran voglia di recitare un ruolo da outsider scomodo per tutti. Migliorare, è la parola d’ordine, usata quasi per scaramanzia, ma sanno tutti che non basta, sono i playoff l’obiettivo a cui tendere.

Poi, inizia la stagione. Si utilizza la prima fase di Supercoppa in un girone d’acciaio, in cui Kleb se la gioca con tutti, come warm-up agonistico, poi ci si tuffa nel campionato. E, all’improvviso, non è più estate, è autunno, ma ancora una volta…Eccolo qua.

Ferrara tiene testa a chiunque, inanella risultati e prestazioni e la classifica diventa parecchio interessante, con una chimica di gruppo che rende davvero difficile affrontare i biancazzurri, una compagine in cui di volta in volta può cambiare il protagonista, ma di certo non cambia l’intensità e lo spirito.

Sempre o quasi nelle prime quattro del girone, il Kleb rimodellato diventa un riferimento in città e oltre confine. Al Palasport la media spettatori decolla, facendo registrare numeri che da tempo non si vedevano da queste parti, mentre a livello nazionale, oltre alle vittorie, si segnala una progressione impressionante sul fronte delle statistiche media, che collocano Kleb Basket, con la sua comunicazione ripensata e rilanciata, ai primissimi posti, con numeri abbondantemente da serie superiore.

Insomma, i miracoli sono altri e in genere sono per definizione senza spiegazione.

Ma il Natale 2019, grazie alla riorganizzazione messa in atto, con quasi un girone ancora da giocare, Kleb Basket Ferrara festeggia alla grande un ruolo da protagonista, in ogni settore.

Difficile, quasi impossibile da pronosticare, sei mesi prima, quel 3 luglio…

Ma quel 3 luglio è arrivata l’estate.

All’improvviso.

Eccola qua.