CONTRO SAN SEVERO PER REAGIRE
Il momento di reagire, cantava una band underground una ventina di anni fa, ed ora quel momento è arrivato, the time is now. No s**t.
Domenica la Top Secret affronta la Cestistica San Severo all’MF Palace, in una partita che si preannuncia tutt’altro che facile.
La squadra pugliese arriva da un buon pre campionato, da due vittorie consecutive, e da due sconfitte combattute, come quella di Scafati alla prima giornata, a dimostrazione che San Severo è una squadra in fiducia, che sta attraversando un buon momento.
Magari non ha nomi altisonanti o una storia prestigiosa a questo livello, ma è una squadra molto più che solida, che ha dimostrato sul campo il proprio valore, con ottimi attaccanti e con due americani molto affiatati tra di loro.
Il Kleb viene da una ottima settimana di lavoro, una settimana che ha permesso a DeMario Mayfield di continuare con il recupero dal fastidioso infortunio. Anche Agustin Fabi sta recuperando al meglio, mentre Luca Vencato ha avuto un’altra settimana di lavoro al 100% per rientrare nei meccanismi della squadra.
Tutto questo buon lavoro svolto è stato anche arricchito dallo scrimmage vincente contro la Fortitudo Bologna a metà settimana, ovviamente una Effe rimaneggiata, ma pur sempre un avversario di livello per testare le reali condizioni della squadra.
La speranza è quella di crescere anche dal punto di vista della condizione fisica, sempre in attesa del recupero degli infortunati, che daranno equilibrio e respiro alle rotazioni di coach Leka.
E’ stato molto chiaro l’assistente allenatore della Top Secret Marco Carretto, nella conferenza stampa pre partita: “Nel post partita di Scafati, al di là dell’amarezza per la partita persa, alcuni giocatori, soprattutto i veterani, hanno subito capito la importanza della prossima partita casalinga. Nei ragazzi ho visto una ferita un po’ più profonda di quella che è una sconfitta in sé per sé, che sicuramente vogliono curare, questa partita è importante per dimostrarci di aver recuperato un ritmo diverso e per metterci una energia diversa”.
Tutti abbiamo sempre visto, soprattutto nella ultima stagione, quanto importante è per il Kleb il fattore campo. Un collega giornalista in conferenza stampa ha definito il Palace come un “fortino”, ed è proprio così che è sempre stato e che dovrebbe essere. Un fortino difficile da espugnare, un campo dove la squadra di casa è abituata a dire NO agli avversari, NOT IN MY HOUSE!, quasi fosse Dikembe Mutombo che agita il suo ditone.
Così deve tornare ad essere il nostro campo, un campo dove tutti gli avversari devono sputare sangue, e possibilmente risalire sul pullman verso il casello di Ferrara Sud con zero punti.
Let’s Go Kleb!